SBT


SBT è acronimo di SoulBound Token, ossia i token legati all’anima.
Come i POAP, sono dei particolari NFT che nascono per usi specifici.
Le caratteristiche peculiari degli SBT sono: l’impossibilità di essere trasferiti a un altro wallet; il fatto di richiedere l’utilizzo di wallet compatibili, diversi dai normali Ethereum wallet; non salvaguardano in alcun modo la privacy di chi li possiede.

In prima battuta, è impossibile non cogliere la parola soul (anima). Soulbound è una metafora dal chiaro sentore spirituale.
In realtà, di spirituale gli SBT hanno ben poco, e molto di concreto. Perché quanto mai concreto è il loro utilizzo.
Anima allude più che altro alla capacità degli SBT di rappresentare caratteristiche sì astratte, ma nel senso di appartenenti al mondo delle idee, e al contempo inscindibilmente legate a un’identità. Per esempio il conseguimento di un determinato obiettivo, o l’attribuzione di un documento, anche come paternità.
Il nome soulbound riprende il linguaggio del celebre videogame World of Warcraft; al giocatore è concesso di ottenere particolari oggetti, conquistabili esclusivamente sul campo, dietro il superamento di sfide. Tali oggetti caratterizzano il player in modo univoco, rendendolo inconfondibile, diverso da tutti gli altri; tanto che il gioco non consente di trasferire ad altri partecipanti i propri oggetti soulbound.

Le applicazioni degli SBT per il mondo universitario sono di varia natura, alcune assolutamente intuitive.
Il fatto stesso di generare un token inscindibile dal wallet di destinazione, che lo sia a propria volta rispetto a un’identità, apre agli Atenei delle possibilità d’uso del tutto originali.
Tali usi discendono dal fatto che gli SBT rendono inoppugnabile non solo l’autenticità dei documenti costituiti dai singoli token, funzione che viene assolta dagli NFT-certificato; gli SBT rendono palese l’appartenenza del wallet che custodisce detti token, riconducendoli a una data persona fisica o giuridica.
Bisogna attenzionare soprattutto le conseguenze di questa caratteristica degli SBT, alle quali si era sopra accennato, ossia l’assenza totale di privacy.
In generale gli NFT (di cui gli SBT sono una particolare declinazione) possono essere creati e gestiti in modo da tutelare al 100% la privacy delle identità a cui si riferiscono, ed è proprio questo uno dei punti di forza degli NFT-certificato di UniLedger: i nostri NFT-certificato permettono ai rispettivi Titolari di decidere se, come e quando renderli consultabili da Terzi. Anche conferendo loro credenziali temporanee per accedere in Piattaforma.
Gli SBT sono per definizione pubblici, visibili da chiunque, rendono esplicita anche l’identità delle persone fisiche o giuridiche a cui sono indissolubilmente legati.

Gli SBT rappresentano il mezzo d’elezione per creare un registro pubblico su Blockchain, in totale trasparenza, con tutte le caratteristiche che solo questa tecnologia può conferire ai documenti ufficiali: per esempio l’assoluta non falsificabilità, l’impossibilità di subire modifiche retroattive.
Gli SBT costituiscono dunque il miglior sistema oggi esistente per pubblicare bandi e graduatorie, direttamente dal wallet di un Dipartimento universitario; non sono invece idonei alla gestione dei certificati di laurea.

In conclusione, gli SBT sono uno degli strumenti che UniLedger mette a disposizione delle Università, per ciascuna delle quali la nostra Azienda è in grado di creare un prodotto flessibile, modulare e progettato per esigenze specifiche.




Vedi anche: Fungible, non-fungible, semi-fungible; NFT; POAP.

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